NOTE DI DEGUSTAZIONE
Al calice il colore è rosso rubino intenso e luminoso. Il bouquet olfattivo è complesso e ricco, e si apre al naso lasciano percepire toni floreali di viola mammola, poi richiami al ribes, alla marasca e alle visciole sotto spirito, infine sfumature terziarie di cuoio, tabacco e china. Caldo ed elegante al palato, è guidato da una nobile trama tannica e da un finale lunghissimo, caratterizzato da raffinati retrogusti balsamici.
Richiede in abbinamento preparazioni a base di carne rossa, cacciagione o selvaggina. Ottimo con il capriolo in salsa di funghi porcini.
Centotrenta sono gli ettari in totale, di cui oltre ottanta condotti a vigneto, ubicati nel territorio di Panzano, frazione del comune di Greve in Chianti, in provincia di Firenze.
Siamo ovviamente in Toscana, e la cantina Fontodi è dal 1968 di proprietà della famiglia Manetti, storicamente attiva nella produzione delle rinomate terrecotte, e oggi anche impegnata nella produzione di vini di alta qualità.
Situata in quella che viene chiamata la “Conca d’oro”, corrispondente alla zona di Panzano che si affaccia sulla val di Pesa, l’azienda Fontodi è certificata biologica, e conduce i propri filari nel pieno rispetto della natura e dell’ecosostenibilità, senza impiegare né pesticidi né prodotti chimici di alcun genere, così da arrivare a raccogliere, stagione dopo stagione, uve rispondenti ai più alti standard qualitativi.
Dal profondo rispetto dell’ambiente, è così che nascono vini puri, vera espressione del varietale e del territorio da cui provengono. Potendo contare su moderni locali di vinificazione e di affinamento, costruiti su livelli decrescenti così da sfruttare la forza di gravità, viene mantenuta intatta la massima integrità delle uve, in modo da esaltare il carattere e l’eleganza di ciascun vino.
È in questa maniera che nel cuore del Chianti Classico prendono vita bottiglie di assoluto livello, ovvero etichette – quelle che riportano impresso il nome “Fontodi” – di grande materia e longevità, capaci come poche altre di riproporre al calice i più autentici tratti peculiari del sangiovese coltivato in questo angolo della Toscana.
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