NOTE DI DEGUSTAZIONE
Le Difese è un vino rosso corposo dallo stile bordolese ma dall’anima toscana: connubio di Cabernet Sauvignon e Sangiovese, affinato in barrique per 12 mesi. È morbido, rotondo, elegante e vellutato, animato da un’equilibrata freschezza e da sentori di ciliegie, cioccolato, erbe aromatiche e spezie dolci. Le Difese di Tenuta San Guido è un vino rosso che contamina l’anima locale dell’uva Sangiovese, con il richiamo bordolese del Cabernet Sauvignon, magistralmente allevati nella zona di Bolgheri dalla nobile cantina, su terreni con una forte presenza di zone calcaree ricche di galestro, di sassi e parzialmente argillosi, sino a 300 metri di altitudine. La vinificazione de Le Difese inizia con la pressatura e diraspatura soffice delle uve. La fermentazione avviene in maniera spontanea in tini di acciaio a temperatura controllata. La macerazione sulle bucce è di 9-12 giorni per il Cabernet Sauvignon e per circa 15-18 giorni per il Sangiovese, con successivi rimontaggi dei mosti per addolcire i tannini. Fermentazione malolattica svolta in acciaio. L’affinamento dura 12 mesi in barrique di rovere francese e americano di secondo passaggio, per ultimare la maturazione 3 mesi in bottiglia. Le Difese alla vista è di un pregevole rosso rubino intenso. Al naso si avvertono sfumature di frutta rossa, come ribes, mora e ciliegia, aromi di cioccolato e note erbacee aromatiche. Al palato rivela un’ottima struttura dotata di estrema morbidezza, rendendo la beva piacevole e fresca. Suadente ed elegante, la rotondità accompagna degnamente la forza raffinata che esprime all’assaggio.
Le Difese si sposa deliziosamente a secondi piatti raffinati a base di carni rosse o cacciagione. Ottimo con grigliate di carne, arrosti e filetti di manzo o con i piatti della tradizione toscana, a base di cinghiale.
LA CANTINA
Tenuta San Guido è il prestigioso simbolo del made in Italy in campo enologico, orgoglio del vino italiano in tutto il mondo. Nessuno prima di Mario Incisa della Rocchetta aveva mai osato produrre un “vino bordolese” su terreno italiano, men che meno in una zona sconosciuta dal punto di vista vinicolo come quella di Bolgheri. La decisione innovativa di piantare alcune barbatelle di Cabernet nella Tenuta San Guido fu in parte dovuta alla similitudine che egli aveva notato tra questi terreni toscani e quelli delle Graves a Bordeaux. Graves significa ghiaia, e proprio il terreno sassoso dei vigneti di Bolgheri da il nome al Sassicaia. Intorno agli anni ’50 ha inizio la produzione di questo vino ma, in un primo periodo, il Sassicaia rimase ad uso prevalentemente domestico. Solo più tardi il Marchese Incisa si accorse che quel vino invecchiando migliorava e, grazie anche alla preziosa collaborazione di Giacomo Tachis, enologo dei Marchesi Antinori, con i quali era imparentato, riuscì a mettere in commercio, a partire dalla vendemmia 1968, il primo Sassicaia. Fu subito un successo, degno di un Premier Cru Bordolese. Con una produzione che sfiora le 800mila bottiglie annue in media, Tenuta San Guido è la risposta al perchè il territorio di Bolgheri riscuota attualmente un successo a livello internazionale. Una storia fuori dal comune, quasi mitologica, sinonimo di eccellenza italiana nel mondo.
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